Il 25 novembre 2025, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) ha pronunciato una sentenza storica (C-713/23, Wojewoda Mazowiecki) stabilendo che tutti gli Stati membri sono obbligati a riconoscere i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati in qualsiasi Paese dell’UE, anche se la legislazione nazionale non prevede il matrimonio ugualitario.
Questa decisione ha particolare rilevanza per le coppie sposate in Spagna – tra i primi Stati UE a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso (2005) – che si trasferiscono in Italia, dove il matrimonio omosessuale non è previsto, ma esistono le unioni civili.
Pertanto:
L’Italia è ora obbligata a riconoscere un matrimonio gay spagnolo come “matrimonio”, senza convertirlo in un’unione civile?
Sì, almeno a fini dei diritti derivanti dal Diritto dell’UE.
Cosa cambia con la nuova sentenza del CGUE
Prima della sentenza, l’Italia applicava un sistema duale:
a) se una coppia eterosessuale si sposava all’estero >> il matrimonio veniva trascritto nel Registro Civile italiano;
b) se una coppia omosessuale si sposava all'estero >> la trascrizione del matrimonio straniero veniva negata e il matrimonio convertito in unione civile.
Questa prassi generava una chiara disuguaglianza e interessava migliaia di coppie spagnole o ispano-italiane residenti in Italia.
La nuova sentenza della CGUE stabilisce:
— obbligo di riconoscimento: nessuno Stato membro può negare il riconoscimento di un matrimonio gay celebrato in un altro Paese UE, anche se il diritto interno non lo contempla;
— riconoscimento come “matrimonio”, non come un’altra figura giuridica: se convertirlo in un’unione civile continuerà a comportare, de facto, una discriminazione e un ostacolo al pieno godimento dei diritti europei, l'Italia non potrà più farlo;
— procedura identica a qualsiasi matrimonio estero: in Italia ciò significa trascrizione nel Registro Civile (Anagrafe/Stato Civile);
— riconoscimento obbligatorio per garantire i diritti derivanti dal Diritto UE:
- residenza
- prestazioni sociali
- sanità
- fiscalità
- diritti familiari
- documentazione amministrativa
In sintesi: l’Italia non può rifiutare il riconoscimento del matrimonio gay celebrato all'estero.

Effetti pratici: diritti coppie omosessuali Spagna-Italia
La sentenza della CGUE ha effetti immediati e diretti. Cosa comporta per una coppia sposata in Spagna e residente o futura residente in Italia?
a) trascrizione e aggiornamento dello stato civile:
- trascrizione completa dell’atto spagnolo
- riconoscimento dello status di coniuge
- aggiornamento dello stato civile in tutti i documenti
b) diritto di residenza:
— se uno dei due è extracomunitario >> rilascio della Carta di soggiorno per familiare di
cittadino UE, senza possibilità di contestare la validità del matrimonio spagnolo;
— se entrambi sono cittadini UE >> obbligo di riconoscimento per permessi di residenza,
iscrizione anagrafica e accesso ai servizi pubblici;
c) riconoscimento presso amministrazioni, sanità, tasse e previdenza:
come matrimonio legalmente riconosciuto, la coppia può accedere a ottenere:
- benefici fiscali come familiari a carico
- iscrizione congiunta al Servizio Sanitario Nazionale
- pensioni di reversibilità
- permessi e licenze lavorative
- diritti successori legati a normativa UE
- pratiche presso Comune, Polizia Municipale, INPS, Agenzia delle Entrate, ecc.
d) protezione contro eventuali discriminazioni:
ogni autorità che tenti di negare il riconoscimento agisce in violazione del Diritto UE.
Come far riconoscere matrimonio omosessuale spagnolo in Italia:
a) richiesta di trascrizione > presentare domanda presso il Comune di residenza in Italia
o presso il Consolato italiano in Spagna, se la coppia non risiede ancora in Italia.
Documenti necessari:
- certificato integrale di matrimonio spagnolo
- traduzione ufficiale in italiano o formato multilingue
- documenti d’identità di entrambi i coniugi
- eventuale modulo di richiesta del Comune
b) Invocare la sentenza CGUE C-713/23: allegare copia ufficiale della sentenza / menzione scritta del principio giuridico; l’Italia deve riconoscere il matrimonio spagnolo per garantire libera circolazione e diritti fondamentali UE.
c) In caso di negativa >> ricorso amministrativo.

Serve cittadinanza o residenza per contrarre matrimonio gay in Spagna?
Non è necessario essere residenti né avere cittadinanza spagnola
Basta presentare certificati richiesti: nascita, stato civile, documento d'identità.
Questo rende la Spagna una delle mete più accessibili per coppie LGTBI europee
E per il riconoscimento in Italia?
Nessuna cittadinanza o residenza italiana richiesta: necessario solo che il matrimonio sia valido secondo la legge spagnola e che sia stato presentato il relativo certificato.
Conclusione: un’Europa più coerente con i suoi valori
La sentenza CGUE C-713/23 (25 novembre 2025) cambia radicalmente il quadro giuridico europeo:
- l’Italia è obbligata a riconoscere pienamente i matrimoni omosessuali celebrati in Spagna
- aggiore sicurezza giuridica per le coppie
- semplificazione dei trattamenti amministrativi
- rafforzamento della protezione della vita familiare
- eliminazione di possibili discriminazioni
Sei italiano e hai bisogno di supporto legale in Spagna? La legge è dalla tua parte. ..E il nostro studio, anche >> JRD Abogados Internacionales