Le relazioni commerciali tra Italia e Spagna sono sempre più intense: molte aziende italiane esportano beni o servizi nel mercato spagnolo, così come numerose imprese spagnole vendono in Italia.
In questo contesto, gli insoluti e i ritardi nei pagamenti sono una realtà che interessa tanto le PMI quanto le grandi società.
Cosa fare se un cliente spagnolo non paga una fattura? Bisogna agire in Italia o in Spagna? Quali strumenti europei consentono di recuperare il credito in modo rapido ed efficace?
In questa guida troverà una panoramica chiara, pratica e con base legale su come procedere per il recupero crediti tra Italia e Spagna.
Dove si può presentare la domanda: Italia o Spagna?
Nelle relazioni commerciali tra Stati membri dell’Unione Europea, la competenza giurisdizionale è disciplinata dal Regolamento (UE) n. 1215/2012, noto come Bruxelles I bis.
A) Regola generale
(art. 7 del Regolamento):
in materia contrattuale, se le parti non hanno stipulato una clausola di proroga di giurisdizione, il creditore può agire innanzi al tribunale del luogo in cui l’obbligazione contrattuale è stata o deve essere eseguita. In particolare:
- in caso di contratti di vendita di beni: luogo di consegna della merce;
- per i contratti di prestazione di servizi: luogo in cui i servizi sono stati prestati.
Pertanto, come ha chiarito il TJUE (sentenza del 25 febbraio 2010, causa Car Trim, ECLI:EU:C:2010:90), il luogo di consegna coincide con quello in cui l’acquirente può disporre effettivamente della merce.
Facciamo degli esempi pratici:
Se un’azienda italiana ha consegnato la merce a Madrid, il tribunale competente sarà quello spagnolo.
Se un fornitore spagnolo ha eseguito un servizio a Milano, la competenza sarà italiana.
B) Clausola di scelta del foro
(art. 25 del Regolamento)
Diversamente, se nel contratto le parti hanno scelto espressamente un tribunale (es. “Tribunale di Milano” o “Tribunali di Madrid”), tale clausola prevale, purché rispetti i requisiti formali previsti dal Regolamento.
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Quale legge si applica al contratto
È importante tener presente che la legge applicabile al contratto non sempre coincide con quella del paese in cui si deve intraprendere la causa legale.
Infatti, secondo quanto stabilito dal Regolamento (CE) n. 593/2008 (Roma I):
— le parti possono scegliere liberamente la legge applicabile (es. “legge italiana” o “legge spagnola”);
— in mancanza di scelta:
- per la vendita di beni > si applica la legge del Paese del venditore;
- per la prestazione di servizi > la legge del Paese del prestatore.
La legge applicabile al contratto internazionale determina aspetti fondamentali, quali gli interessi moratori, i termini di prescrizione e le modalità di prova dell’inadempimento.
Strumenti europei rapidi per il recupero crediti tra Italia e Spagna
Oltre all’azione giudiziaria ordinaria, l’Unione Europea mette a disposizione procedure semplificate e transfrontaliere molto utili:
1) procedimento europeo d’ingiunzione di pagamento (Reg. 1896/2006):
- per il recupero di crediti pecuniari liquidi, scaduti ed esigibili tra Paesi UE (eccetto la Danimarca);
- vantaggi: rapido, economico e consente di ottenere un titolo esecutivo europeo se il debitore non si oppone.
2) Procedimento europeo per le controversie di modesta entità (Reg. 861/2007):
- per controversie transfrontaliere di valore fino a 5.000 euro (esclusi interessi e spese);
- vantaggi: procedimento standardizzato, prevalentemente scritto, eseguibile direttamente in tutti gli Stati UE.
3) Titolo esecutivo europeo (Reg. 805/2004)
- per crediti non contestati (es. quando il debitore non si oppone o riconosce il debito);
- vantaggi: la decisione è immediatamente esecutiva in un altro Stato membro senza exequatur (tranne la Danimarca).
4) Ordinanza europea di sequestro conservativo sui conti bancari (OESC) (Reg. 655/2014)
- permette di bloccare i conti del debitore in un altro Paese UE;
- vantaggi: misura cautelare molto efficace per evitare che il debitore trasferisca o nasconda i propri fondi.

E se esiste già una sentenza di condanna italiana?
Qualora vi fosse già una sentenza di condanna pronunciata in Italia, si potrà chiedere direttamente la sua esecuzione in Spagna. Infatti, le sentenze pronunciate in uno Stato membro sono riconosciute ed eseguite automaticamente negli altri Paesi dell’UE, senza bisogno di exequatur, a condizione che siano rispettati certi requisiti legali.
Aspetti pratici da considerare per il recupero di crediti all'estero
Prescrizione: in Spagna, le azioni personali si prescrivono in 5 anni (art. 1964 Codice Civile spagnolo); in Italia, invece, il termine è in genere 10 anni per le obbligazioni contrattuali (art. 2946 Codice Civile italiano). È fondamentale determinare qual è il termine applicabile e interrompere la prescrizione con un sollecito formale.
ATTENZIONE: le azioni utili per interrompere il termine di prescrizione possono variare a seconda della normativa d'applicazione. In Spagna, infatti, non sempre è sufficiente inviare una semplice PEC o una raccomandata.
Prove: contratti, fatture, ordini, e-mail, documenti di consegna, ecc. Se redatti in altra lingua, potrebbe essere necessaria la traduzione giurata.
Costi e tempi: le procedure europee (ingiunzione di pagamento e controversie di modesta entità) sono in genere più rapide e meno costose rispetto a un processo ordinario.
Casi pratici
Caso 1. Un’azienda italiana fornisce macchinari a un cliente di Barcellona. La consegna avviene in Spagna e la fattura non viene pagata.
>>> L’azienda italiana può presentare un Procedimento europeo d’ingiunzione in Italia, che sarà esecutivo in Spagna se il debitore non si oppone.
Caso 2. Un fornitore spagnolo presta servizi di manutenzione a Milano e non riceve il pagamento.
>>> Il fornitore può agire davanti ai tribunali italiani (luogo di esecuzione del servizio) o ricorrere a un procedimento europeo semplificato.
Conclusione
Reclamare una fattura tra Italia e Spagna può sembrare semplice, ma in realtà richiede una valutazione tecnica accurata, posto che:
- ogni caso implica un’analisi di giurisdizione e legge applicabile;
- scegliere la procedura europea corretta può far risparmiare tempo e denaro;
- un errore nella notifica o nella traduzione può invalidare l’intero processo;
- un avvocato esperto in diritto internazionale privato può richiedere misure cautelari per evitare che il debitore disperda i beni.
Per questo motivo, è sempre consigliabile rivolgersi ad un avvocato specializzato in recupero crediti internazionali: uno studio legale con esperienza in contenzioso internazionale aiuta le imprese a evitare errori procedurali (notifiche irregolari, scelte di foro errate, difetti di traduzione) e a massimizzare le probabilità di recupero del credito.
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